Due contraddizioni convivono del comprensorio spezzino: da una parte l’alto tasso di disoccupazione che sfiora il 10 per cento con un picco della disoccupazione giovanile dell’11 per cento, dall’altra la presenza di ditte extraterritoriali impegnate nelle attività legate alla cantieristica passata negli ultimi cinque anni dal 39% a oltre il 60 %, confermando un trend in continua evoluzione, con evidente penalizzazione del territorio.
E’ partendo da questo paradosso che è necessario analizzarne i motivi e intervenire sul mercato del lavoro perseguendo posizioni di equilibrio in base alle canoniche regole del mercato attraverso, per esempio, patti sociali territoriali finalizzati a regolamentare uno sviluppo coerente e compatibile alle esigenze e alle peculiarità del territorio.
E’ forte la connotazione marittima che incide significativamente sull’economia dei territori della Spezia e di Marina di Carrara, per cui deve partire da qui un progetto che ponga le basi sullo stretto legame fra il mare e i territori.
Occorre un’azione istituzionale innovativa, capace di sviluppare politiche attive del lavoro e che deve comprendere le due province, La Spezia e Massa e Carrara, che si propongono come un unicum per la presenza di una istituzione pubblica di riferimento quale l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale.
E’ necessaria una direzione dei lavori che, per la sua natura istituzionale, la competenza diretta sul comparto produttivo trainante e l’azione trasversale in ambito territoriale (La Spezia e Massa e Carrara) pone evidentemente l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale in un naturale ruolo di coordinamento e di Capofila del progetto in accordo con le amministrazioni dei territori interessati, le istituzioni e i partner come Polo universitario, Società di formazione e Agenzie del lavoro, con il fine di fare Sistema per riequilibrare il gap tra domanda e offerta e favorire contestualmente lo sviluppo di opportunità occupazionali e imprenditoriali per ricorse autoctone.
Obiettivo della proposta progettuale è corrispondere alle esigenze occupazionali del territorio mediante la creazione di un Bacino di Risorse da cui le imprese possano attingere parte della forza lavoro professionalizzata attraverso opportuni percorsi formativi in modo da ridurre il gap esistente tra la disoccupazione locale e le occasioni di lavoro oggi in significativo appannaggio di imprese e risorse extraterritoriali. Il Bacino potrà soddisfare anche le esigenze di turn over del personale provvedendo alla necessaria formazione a al graduale inserimento. Potrà inoltre ricoprire le esigenze di compensazione in base ai fabbisogni anche occasionali o temporanei e proporre le risorse necessarie alle realtà appaltatrici anche a quelle provenienti da fuori provincia.

Leggi l’articolo